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"Give one, get one". Non è lo slogan di una catena di supermercati, ma l'ultima idea in materia di aiuti allo sviluppo. Le frontiere della cooperazione si allargano, e ora il consumatore occidentale ha una possibilità in più per contribuire all'educazione di un bambino povero: comprare due computer portatili low cost, il famoso "$100 laptop" creato da Nicholas Negroponte, e regalarne uno a un bimbo del cosiddetto Terzo Mondo.

Il "$100 laptop" è stato concepito con l'obiettivo di offrire ai bambini di tutto il mondo la possibilità di ricevere un'educazione moderna, partendo da 3 idee semplici.

La prima è che solo colmando l'enorme divario conoscitivo i Paesi poveri avrebbero potuto avvicinare lo sviluppo del mondo ricco. La seconda è che questo processo dovesse partire dall'infanzia, ossia dall'educazione di base. La terza era che il computer fosse il principe veicolo di trasmissione delle conoscenze. Ovviamente, per essere accessibile, avrebbe dovuto avere un prezzo molto basso, i 100 dollari dello slogan.

Il laptop di Negroponte ha alcune caratteristiche che lo rendono facile da usare, proprio come giocattolo. Viene azionato da una semplice manovella. Lo si ricarica con l'energia solare o con una pompa a pedale. E ha un sistema operativo basato sull'open source Linux. A sviluppare il progetto, nel 2005, fu l'organizzazione "One laptop per child" (OLPC), società no-profit del Delaware, creata da Negroponte e altri membri del Media Lab del celebre Mit (Massachussets Institute of Technology). Il computer sarebbe stato venduto ai governi, i quali l'avrebbero distribuito ai ragazzi delle scuole. Il prezzo iniziale, in realtà, non fu mai di 100 dollari, ma di 176. Adesso è schizzato addirittura a 188, tant'è che non si parla più di $100 laptop ma di XO-1. Tuttavia, l'obiettivo di venderlo alla cifra iniziale non è stato abbandonato. Comunque, il progetto andò avanti, e fu lo stesso Negroponte a consegnare il primo computer al presidente brasiliano Lula, nel novembre del 2006, a San Paolo.

Solo i governi, però, potevano acquistare i portatili, in stock di 250.000 pezzi. L'Olpc continuava a ricevere richieste. Semplici cittadini volevano comprare il laptop, e per ottenerlo si dicevano disposti a regalarne un altro, come ha dichiarato il presidente della "Software e Contenuti" dell'Olpc, Walter Bender. Così l'organizzazione fondata da Negroponte ha deciso di estendere la vendita, lanciando la campagna "Give one get one". Ogni consumatore potrà comprare per 399 dollari due computer, uno dei quali verrà mandato a un bambino del Terzo Mondo. L'iniziativa partirà il prossimo 12 novembre, e durerà per due sole settimane. Si potranno acquistare i laptop attraverso il sito www.xogiving.org o chiamando l'1866 XOGIVING. La durata della campagna è limitata perché l'Olpc intende capire quali siano le reali dimensioni della domanda proveniente da privati cittadini.

Bender ha detto che le prime 25.000 persone che ordineranno i computer lo riceveranno entro la fine dell'anno, gli altri nei primi mesi del 2008. In caso di successo, lo schema "G1G1" potrebbe essere ripetuto. I primi Paesi a beneficiarne, adesso, saranno Cambogia, Afghanistan, Rwanda e Haiti. "E' un modo per consentire ai Paesi che non hanno i mezzi di partecipare al progetto", ha detto Bender. Sì, perché alcuni Stati non si possono permettere neppure computer low cost, e il consumatore occidentale, in questo caso, una mano la può dare davvero.