MARTINA90
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In questo appunto di educazione fisica viene descritto che cosa sia l'alimentazione, di cui viene riportata la definizione principale, il concetto di digestione, l'importanza della prima colazione, i cinque gruppi di alimenti più importanti. Si descrivono anche le caratteristiche dell'alimentazione che deve essere seguita da ciascuno individuo.

Alimentazione

L'alimentazione è l'assunzione, da parte degli organismi viventi, di sostanze semplici o complesse(proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali e acqua) indispensabili per la costruzione delle strutture biologiche.

Una sana alimentazione è fondamentale per tutelare la salute e la qualità della vita.
Per vivere bene bisogna fare una corretta alimentazione e rispettare delle semplici regole.
Una scorretta alimentazione si ripercuote sull'individuo con il manifestarsi di gravi disturbi fisici e morali, quali l'obesità, l'anoressia, o la bulimia.
La quantità di cibo, che è l'elemento attraverso cui si soddisfa il bisogno delle nutrizione, oggi, come in passato, non è equidistribuita sul pianeta, ci sono paesi che ne hanno in abbondanza e quelli che invece soffrono la fame; ciò è dovuto a vari fattori, come il verificarsi di epidemie come la peste, e carestie.
I prodotti alimentari e le tecniche di coltivazione si sono evolute nel tempo e con essi è cambiato anche la loro quantità.
È nota a tutti l'importanza di una buona alimentazione per mantenere sano il nostro organismo e farlo funzionare al meglio. Se questo è valido per qualsiasi persona "normale", con una vita più o meno sedentaria, ancor di più lo è per coloro che praticano uno sport. Per lo sportivo, infatti, l'alimentazione riveste un ruolo determinante ed è utile conoscere quali sono gli alimenti funzionali alla sua attività e in quali quantità e modalità deve assumerli per poterne trarre tutti i benefici possibili. Svolgere un'attività fisica, infatti, comporta inevitabilmente un aumento del valore energetico.
Di solito chi pratica uno sport si allena in media 2-3 volte a settimana, per una durata massima di 2 ore circa.
Un'attività fisica di questo tipo non comporta quasi mai un fabbisogno energetico aggiuntivo, né tanto meno richiede particolari aggiustamenti della razione alimentare.
Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di tutto. Le quantità saranno proporzionali al tipo di attività fisica che svolge. Inutile dire che quando l'attività fisica rallenta o cessa del tutto, è bene che l'ex atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove abitudini.
Tutti gli sportivi dovrebbero imparare che i cibi "speciali", ossia gli integratori e quant'altro la pubblicità propone in materia, non aggiungono nulla di veramente utile alla "normale" alimentazione. Una dieta variata, composta dai normali cibi scelti fra i diversi gruppi alimentari, fornisce un'adeguata quantità di vitamine e minerali. È vero che mangiando male qualsiasi atleta peggiora il suo rendimento ma non esistono alimenti "magici" capaci di migliorare le prestazioni fisiche oltre quello che possiamo attenderci dalle nostre caratteristiche personali e soprattutto dall'allenamento. Lo sportivo non può eccedere nel consumo di carboidrati.
poiché superare la percentuale del 55 60% di zuccheri con l'apporto calorico complessivo comporta disturbi digestivi (meteorismo, costipazione o diarrea, dolori addominali), riduzione dell'appetito e possibile carenza dell'apporto di calcio.
Per quanto riguarda le vitamine.
Sono sufficienti le normali quantità di vitamine ricavabili da una dieta adeguata e variata.
Il fabbisogno vitaminico dello sportivo è praticamente uguale al fabbisogno di chi non pratica sport. Carenze vitaminiche negli atleti non si riscontrano praticamente mai e assumere elevate quantità di vitamine significa sprecare denaro (è un modo costoso per aumentare il contenuto di vitamine nelle urine), rischiando fenomeni di accumulo di vitamine liposolubili (vitamine A, D, E, K).
Per ciò che riguarda gli integratori minerali, molti sportivi ne fanno uso, ma è preferibile cercare negli alimenti e non negli integratori ciò di cui l'organismo ha bisogno.

per ulteriori approfondimenti sull'alimentazione vedi anche qua

La digestione

Prestare attenzione al tempo di digestione dei vari alimenti fondamentale per non appesantire lo stomaco che, altrimenti, sottrarrebbe preziose energie all'organismo per digerire gli alimenti "pesanti".

Non si corre a pancia piena: la regola delle tre ore

Durante la digestione è necessario che un notevole quantitativo di sangue affluisca all'intestino per assorbire quel che abbiamo mangiato e, se una buona parte del sangue deve dedicarsi a questa funzione, ne resterà troppo poco per rifornire i muscoli ed il cuore dei nutrienti e dell'ossigeno che servono per sostenere lo sforzo di una corsa o di qualsiasi sport impegnativo. Insomma valgono per l'attività fisica o per qualsiasi sport che richieda muscoli e fiato, le stesse regole alimentari che dobbiamo rispettare prima di fare un bagno al mare o in piscina.

Rifornirsi prima di partire: l'importanza della prima colazione

E' necessario fare una buona prima colazione perché al risveglio siamo digiuni ormai da almeno 10 ore e quindi l'organismo ha già utilizzato l'energia contenuta negli alimenti della cena ed ha bisogno di un primo rifornimento per affrontare le spese energetiche della mattinata senza dover intaccare le sue preziose riserve di carburante.
Certo non è facile mangiare quando ci si è svegliati tardi, si è ancora assonnati e bisogna fare tutto in fretta, perciò la prima regola da rispettare sarà proprio quella di dedicare alla prima colazione tutto il tempo necessario!
Se la prima colazione è importante per chiunque, tanto più lo diventa per chi vuole fare dello sport.
Tutto questo per una serie di buone ragioni:
  • un digiuno troppo prolungato farà perdere attenzione e rendimento a scuola o nell'attività fisica;
  • mangiando a casa propria, e non al bar o presso qualche macchinetta che distribuisce merendine e bibite, si possono scegliere dei cibi più sani e più adatti alla nostra salute;
  • se si è fatta una buona prima colazione e magari anche uno spuntino nel corso della mattinata, il pranzo potrà essere più leggero e quindi sarà possibile andare in piscina o fare qualsiasi sport senza contravvenire a quella "regola delle tre ore".

Cosa mangiare a colazione?

Il latte è la base della prima colazione e devono esistere dei documentati motivi di intolleranza per escluderlo dalle proprie abitudini. Per chi non lo apprezza ci sono molti modi di correggerne il gusto con del cacao o con altri preparati in commercio. Si può anche sostituirlo con lo yogurt, al naturale oppure corretto con della frutta.
L'importante è provare qualsiasi alternativa prima di rinunciarvi perché il latte è un alimento importante che può dare equilibrio a tutta la nostra alimentazione, soprattutto nel periodo dello sviluppo quando occorrono non soltanto le calorie ma tutta una serie di sostanze per il completamento dello scheletro osseo e dei vari organi ancora in fase di accrescimento.
Oltre alla tazza di latte occorrono dei carboidrati di pronto impiego, come se ne possono trovare nel pane e marmellata (ma per chi abita in zone fredde o per chi va a scuola a piedi andrà benissimo anche la vecchia colazione italiana con due fette di pane, burro e marmellata). Vanno bene anche i cereali oppure dei cracker e infine una frutta o una spremuta di frutta.

I gruppi di alimenti

Nel corso degli ultimi decenni, gli scienziati hanno messo a punto una specie di libretto di istruzioni anche per il miglior impiego del motore umano e quindi per la prevenzione delle malattie causate dalle cattive abitudini alimentari.
Allora, precisiamo subito quale debba essere la miscela più opportuna per qualsiasi essere umano (sedentario o sportivo non fa poi molta differenza se non per la minore o maggiore quantità di miscela ma non per la sua
composizione percentuale): almeno il 50-60% delle calorie che occorrono a ciascuno di noi deve provenire dal gruppo dei carboidrati, non più del 30% dal gruppo dei grassi ed il restante 10-20% dal gruppo delle proteine.
Dato che il motore umano è molto più complesso di quello di un'auto o di una moto, è logico che le "istruzioni" per l'uso riguardino, oltre alla miscela energetica, anche elementi "protettivi" (vitamine, minerali, ecc.).