Spazio virtuale della RAI dedicato alla scuola.
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Le nuove generazioni sono spesso più preparate dei loro professori per quanto riguarda la rete e gli ambienti digitali. Dennis Dunleavy mostra e spiega come impiegare in maniera efficace le nuove tecnologie di publishing divenute accessibili a tutti all’interno e all’esterno del mondo accademico…
(24/07/2006, Adv Magazine)
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Analisi e considerazioni su diversi aspetti e questioni legate alla multimedialità nella didattica in un open journal diretto da Antonio Calvani.
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Che cosa si intende con ‘software didattico per disabili’? Quali caratteristiche ha o deve avere? Ha senso parlare di software ‘per’ i disabili?
(Silvia Panzavolta, Novembre 2003, Indire)
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Presso l’ITD-CNR di Genova, i risultati delle ricerche dimostrano come le nuove tecnologie educative siano garanzia di comunicazione per i disabili…
(Silvia Panzavolta, Ottobre 2003, Indire)
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Un’osservazione attenta della realtà scolastica italiana costringe a notare alcune disfunzioni, in questa situazione la presenza ingombrante di strumenti informatici suscita differenti reazioni nel corpo docente…
(Maggio 2001, Istituto di Analisi Numerica)
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Noi professori utilizziamo ancora lo strumento elettronico come un supporto estraneo, misterioso, indocile. I nostri allievi, invece, l’hanno introiettato: fa parte della loro carne e del loro cervello…
(Domenico De Masi, Primavera 001, Quaderni di Telèma)
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La familiarità immediata e fiduciaria tra bambino e computer spaventa in molti casi genitori e insegnanti, i quali cercano, per reazione, di moderarla secondo schemi interpretativi inadeguati…
(Roberto Maragliano, Primavera 2001, Quaderni di Telèma)
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Grazie al computer e alla sua capacità di simulare la realtà, è possibile imparare utilizzando le nostre facoltà percettive… con più naturalezza e senza sforzo…
(Francesco Antinucci, Primavera 2001, Quaderni di Telèma)
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Un’utile banca dati sul software didattico, sia commerciale che open source, associata a una rassegna di materiali e strumenti disponibili sul web riguardanti diverse aree di interesse per la didattica. Il servizio nasce da una convenzione stipulata fra Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) e Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR (ITD-CNR).
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E se la scuola fosse un ambiente da cui tenere lontana la tecnologia del libro digitale? Se le molteplici funzioni di questi avanzati strumenti di lettura fossero controproducenti ai fini della concentrazione e quindi dello studio? Perché anche la scuola dovrebbe inseguire l’innovazione e la novità commerciale, se questa si rivela poco utile o addirittura fonte di distrazione? Nell’ampio dibattito sull’uso delle Nuove Tecnologie a scuola questo articolo pone interessanti quesiti e spunti di riflessione, in controcorrente.
(Articolo di Stefano Paolo su Corriere.it, maggio 2013)
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A fine giugno, l’OCSE ha rilasciato l’approfondimento sui dati “PISA” 2009 relativo alle competenze digitali dei quindicenni, ovvero ciò che OCSE chiama digital reading. Hanno aderito alla ricerca 16 paesi, tra i quali non è presente l’Italia…
(Articolo di Marco Campione su iMille, agosto 2011)
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Diffusione, familiarizzazione e sfruttamento dell’aspetto innovativo introdotto dall’uso quotidiano della LIM in classe: possibilità e potenzialità insite e offerte da questo strumento, partner indispensabile, flessibile e accomodante per dare all’insegnamento e ai suoi cultori una maggiore vitalità e capacità per sviluppare e attuare in modo più soddisfacente una didattica a misura di alunno…
(M. Gabbari e R. Gagliardi, La scuola con la LIM, luglio 2011)
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Dieci anni dopo “Crescere digitali” Don Tapscott torna ad analizzare in un suo libro la generazione che ha raggiunto la maturità nell’era digitale…
(Marco Stancati su “Eccellere“, febbraio 2011)
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